Nessuna fiducia in Draghi. Licenziamo questo governo!

La stella polare che guida l’esecutivo di Mario Draghi e unisce tutte le forze politiche, dalla Lega di Salvini al PD di Zingaretti, è un preciso programma di attacco al mondo del lavoro e un netto peggioramento delle condizioni di milioni di lavoratori e lavoratrici. Le regole del gioco, definite in ambito europeo, sono chiare: le controriforme in cambio di una pioggia di miliardi di euro, stanziati attraverso misure a debito provenienti dal Next Generation – Recovery Plan, andranno ad ingrassare le tasche dei principali gruppi  bancari e industriali.

I discorsi di Draghi pronunciati in Parlamento vanno in questa direzione. La ridisegnazione dei rapporti di forza tra capitale e lavoro devono mettere al centro, sia nel settore pubblico che privato, i valori della produttività, competizione, innovazione, meritocrazia al fine di garantire il raggiungimento del massimo profitto per una ricca ed esigua minoranza di questa società. I settori della scuola e dell’università vengono investiti pienamente nell’ottica aziendalistica della formazione scolastica e universitaria. La cultura e la diffusione dei saperi deve essere piegata totalmente alle logiche aziendali per il  fabbisogno di manodopera specializzata  e per soddisfare gli utili delle imprese. La coscienza delle nuove generazioni deve sottostare alle leggi del capitale e dei suoi meccanismi.

In tema di ambiente, Mario Draghi, da buon gesuita, non ha potuto non recitare le parole del suo mentore in Vaticano, Bergoglio, che volutamente, mediante espressioni vaghe come “siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore”, nascondono le responsabilità sociali del devastamento ambientale da parte del sistema capitalistico. Si dedurrebbe che a Taranto le conseguenze dell’inquinamento, che hanno generato nei decenni un costante aumento di malattie tumorali, sarebbero da imputare alla popolazione e non al gruppo dell’ex-Ilva dei Riva e di Arcelor Mittal che hanno goduto della complicità dei vari governi nazionali e regionali (comprensivo in passato del governo delle sinistre radicali)  per poter inquinare, macinando milioni di profitti e devastando un intero ecosistema ai danni della classe operaia che ha pagato e paga tuttora il prezzo più alto della crisi economica e ambientale. Non siamo stati noi: è stato il capitalismo e la sua classe dirigente a portare avanti il suo disegno divino di sfruttamento dell’uomo borghese sulla natura e sugli animali. La tutela dell’ambiente è inconciliabile con le logiche di espansione dei mercati e la sete di accumulazione dei capitali.  

Per Mario Draghi “sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente”. Per i marxisti rivoluzionari sarebbe un grave errore non prevedere nei prossimi mesi un conflitto sociale imminente a livello nazionale ed internazionale e sarebbe altrettanto grave non opporre un piano di lotta radicale tanto quanto sarà l’attacco padronale. L’organizzazione della classe lavoratrice e la ricostruzione delle sue organizzazioni, indipendenti ed aliene dalle logiche traditrici riformiste, sono la base per cui lavorare e investire forze militanti per un nuovo corso rivoluzionario.  

Un pensiero su “Nessuna fiducia in Draghi. Licenziamo questo governo!

  1. Pienamente d’accordo. Ora si tratta di agire per un unico sindacato di classe a partire dall’unificaziobe dei settori conflittuali di ogni sindacato di base è delle sinistre interne alla CGIL.

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