Ieri, il deputato ucraino Andrii Derkach ha diffuso delle registrazioni nelle quali si sente l’ex presidente ucraino Poroshenko parlare con John Kerry, Segretario di Stato (l’equivalente del Ministro degli Esteri) degli Stati Uniti dal 2013 al 2017 nell’amministrazione Obama, e Joe Biden, vicepresidente degli USA dal 2009 al 2017. Negli audio diffusi, Poroshenko, in atteggiamento servile, prende ordini da Kerry e Biden in merito a scelte e decisioni prese o ancora da prendere dal suo governo, in relazione alle quali i due politici americani esprimevano la loro opinione, orientando la politica dell’amministrazione Poroshenko. In un altro audio, Poroshenko, si vanta di aver aumentato del 100% il costo delle utenze nonostante il FMI gli chiedesse di aumentarle del 75%. È l’ennesima dimostrazione della pesante invasione dell’imperialismo americano nella politica interna ucraina dalla crisi del 2013/2014 ad oggi. Pubblichiamo la nostra traduzione in italiano della dichiarazione del gruppo “Chervoni”[1], costituita dai firmatari dell’appello “Per un’Ucraina Sociale Indipendente!” per la costruzione di una sinistra che lotti per l’Indipendenza, la Democrazia e il Socialismo.
L’Ucraina ha ottenuto l’indipendenza 29 anni fa. La lotta per l’indipendenza politica è sempre andata di pari passo con la lotta per la liberazione sociale degli ucraini, delle rivolte contadine e dei lavoratori. Il diritto delle nazioni all’autodeterminazione fu lo slogan dei socialisti Ivan Franko[2] e Lesja Ukrainka[3].
Dal 2014, l’élite e i politici al potere in Ucraina hanno gareggiato su chi sia il più grande “difensore dell’indipendenza”, ma sono loro che hanno portato l’Ucraina alla dipendenza neocoloniale. In questi anni, invece di modernizzare l’economia e rafforzare la sicurezza sociale, i politici ucraini hanno rubato dal bilancio e attuato “riforme” per migliorare la vita degli oligarchi. Ciò ha portato a enormi buchi nel bilancio e al collasso delle infrastrutture. E di conseguenza, alla dipendenza dell’Ucraina dai prestiti del FMI, all’assistenza finanziaria e tecnica dell’UE e degli Stati Uniti e, al contempo, alla dipendenza politica. L’Ucraina è comandata dalla politica sociale: aumenti delle tariffe delle utenze, rifiuto di regolare i prezzi dei farmaci, privatizzazione totale e apertura del mercato della terra.
L’Ucraina, di fatto, ha perso la sua indipendenza.
Le registrazioni di Derkach[4] rilasciate ieri mostrano che sotto Poroshenko, il vicepresidente americano Joe Biden ha avuto una grande influenza sull’adozione delle leggi ucraine, sul licenziamento e sulla nomina dei funzionari ucraini. L’allora presidente Poroshenko ha strisciato di fronte a Biden per un prestito di 1 miliardo di $. Il presidente in carica Zelensky non è pronto a riconsiderare le disparità di relazioni con l’Occidente e prosegue ampiamente la politica di Poroshenko.
Tutti i tentativi di risolvere il conflitto in Donbas e di recuperarlo all’ Ucraina pacificamente continuano a essere bloccati. Continua la politica di censura e repressione dei diritti civili. Continua la politica di promozione della violenza dell’estrema destra contro gli ucraini.
Continua la politica del soddisfare le richieste dei leader esterni all’Ucraina
– vendita di terreni ucraini;
– privatizzazione totale;
– aumento delle tariffe;
– mantenimento o nomina in posizioni strategiche di persone indicate da soggetti esterni che influenzano l’Ucraina.
Noi, firmatari dell’appello “PER UN’ UCRAINA SOCIALE INDIPENDENTE”,
proponiamo un programma di politica sociale ed economica indipendente dell’Ucraina e chiediamo:
– al presidente e al governo in carica: di rivedere le relazioni con fonti esterne di influenza sull’Ucraina, in particolare con gli Stati Uniti e il Fondo monetario internazionale, nella direzione di ripristinare l’indipendenza dell’Ucraina.
– alle forze dell’ordine dell’Ucraina: di condurre indagini sul tradimento e sulla corruzione dell’ex presidente dell’Ucraina e del suo entourage con regolari rapporti pubblichi.
[1] “Cervoni” (“Rossi” in ucraino) è un gruppo formato dai sostenitori dell’appello “Per un’Ucraina sociale indipendente!”, che ha per obiettivo la creazione di un soggetto politico di sinistra in Ucraina.
[2] Ivan Jakovyč Franko (1856-1916). Fu tra i più importanti poeti e scrittori ucraini. Fu fra i fondatori del Partito radicale ruteno-ucraino (Ukrainska Radikalna Partiya, URP) che lottava per l’autodeterminazione del popolo ucraino dall’Impero Austro-Ungarico [n.d.t.].
[3] Larysa Petrivna Kosach-Kvitka (187-1913) meglio nota come Lesja Ukrainka. Poetessa ucraina, tra le figure più importanti della letteratura ucraina, militante socialista. Nel 1903 tradusse il Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels in lingua ucraina e per questo nel 1907 fu arresta e imprigionata [n.d.t.].
[4] Andrii Derkach. Politico, uomo d’affari e membro del parlamento ucraino [n.d.t.].