Pubblichiamo la nostra traduzione in italiano del report pubblico dell’importante iniziativa che ha riunito militanti e intellettuali della sinistra ucraina il Primo Maggio, “Per un Ucraina Sociale Indipendente!”
Il 1 ° maggio 2020, nel pieno della crisi del coronavirus, ha avuto luogo la prima mayovka[1] online ucraina.
L’iniziativa online ha visto la partecipazione di una cinquantina di partecipanti – residenti in diverse città dell’Ucraina, tra cui Donetsk, nonché ucraini che vivono in Polonia, Russia, Stati Uniti, Canada, Germania, Regno Unito, Cile, Spagna e Lituania – che hanno sottolineato il carattere internazionale della Festa dei Lavoratori. All’evento hanno partecipato non solo i firmatari dell’appello “Per un Ucraina Sociale Indipendente!”, reso pubblico in occasione della festa del Primo Maggio.
Il Primo Maggio online ha riunito personaggi pubblici, sindacalisti, medici, operai, giornalisti, scienziati, programmatori, ambientalisti, insegnanti, membri di organizzazioni femminili, artisti.
Il difensore dei diritti umani Volodymyr Chemerys ha parlato della profonda crisi socio-economica in cui si trova a precipitare l’Ucraina post-Maidan, sullo sfondo del declino della sinistra e del movimento operaio, delle violazioni di massa dei diritti umani, dell’attuazione di una governance esterna al paese e dell’impunità dell’estrema destra.
La sociologa Yulia Yurchenko ha effettuato un’analisi strutturale delle catastrofiche riforme neoliberali che stanno gradualmente distruggendo la società ucraina e privando i cittadini del paese del futuro. Il noto giornalista Oleg Yasinsky ha sottolineato i fattori comuni della crisi globale che sono ugualmente in corso in Ucraina e in America Latina.
Il saldatore Denis Levin ha parlato di Donetsk e della necessità di porre fine a un conflitto armato senza fine che colpisce principalmente i lavoratori, e Yuriy Latysh, insegnante dell’Università Nazionale di Kiev “Shevchenko”, ha descritto il processo di distruzione dell’istruzione ucraina.
Il giovane antifascista ucraino ha fatto un rapporto sul terrore di strada dei nazisti ucraini, prima che la comunità liberale ucraina capitolasse vergognosamente. L’immigrato politico a Barcellona Andriy Movchan ha affermato che la totale dittatura dell‘ideologia di destra sta costringendo gli ucraini a ricorrere alla migrazione interna mentre il primo presidente del Sindacato dei Media d’Ucraina, Serhiy Huz, ha esortato a resistere alla censura politica e a costruire sbocchi indipendenti per i media.
Olesya Orlenko, presidente della Società degli amici de L’Humanité – il più antico giornale europeo di sinistra – ha sottolineato l’importanza del fattore della solidarietà internazionale di sinistra, mentre il programmatore Ilya Derevyanko ha citato esempi di azioni europee a sostegno della pace e della democrazia in Ucraina.
Dmitry Manuilsky – nipote di uno dei fondatori del Profintern Rosso[2] – ha parlato di esperimenti moderni con l’implementazione delle idee dell’importante cibernetico sovietico Viktor Glushkov finalizzate a migliorare il sistema di pianificazione economica. Infine l’ecologista Evgenij Kolyshevsky ha dichiarato che l’Ucraina è sull’orlo di una catastrofe ecologica a cui hanno recentemente assistito i residenti di Kiev.
I relatori hanno rimarcato la necessità di cambiare il corso socioeconomico e politico dell’Ucraina. I firmatari della petizione chiedono la fine della guerra, l’abolizione la decomunistizzazione e la fine alla discriminazione politica, lo stop alla riforma della sanità e delle terre, il rifiuto delle richieste politiche, sociali ed economiche dei creditori esterni, la nazionalizzazione delle imprese e delle industrie strategiche e il controllo dei prezzi di beni e servizi critici nonché stimolare forme collettive di produzione, gestione e proprietà.
Il principale valore sociale dovrebbe essere la persona: la sua vita, la salute, l’educazione, l’autorealizzazione e l’ambiente. Per fare questo, la sinistra deve creare un movimento potente e di massa in grado di salvare l’Ucraina, impotente da prima della crisi.
Uniamoci per la pace, l’indipendenza, la democrazia e il socialismo!
Contatti degli organizzatori:
ershtemai@riseup.net
[1] Nella Russia pre-rivoluzionaria la mayovka era un incontro illegale dei lavoratori, organizzato fuori città il 1° maggio. I partecipanti a tali iniziative venivano perseguitati dalla polizia zarista. In epoca sovietica la mayovka confluì nelle celebrazioni ufficiale per il primo maggio
[2] Internazionale sindacale rossa