Care compagne del Plenario de Trabajadoras e del Partido Obrero,
È con gioia e grandi aspettative che seguiamo il vostro primo congresso.
Un congresso che si svolge in una fase politica mai tanto giusta ed adeguata. L’impressionante mobilitazione delle donne per conquistare il diritto all’aborto, contro le ingerenze di una delle più grandi lobby capitaliste mondiali, la Chiesa cattolica, e lo stato borghese che la utilizza per controllare i settori più impoveriti della società, è un fattore determinante per lo sviluppo di una alternativa operaia e socialista in Argentina.
Allo stesso tempo, l’intervento del PO e del PDT: con l’immensa quantità di corsi sulla natura dell’oppressione della donna per armare teoricamente l’avanguardia, l’agitazione nelle università e nell’occupazione delle scuole “secundarias” (licei in spagnolo) e, l’aspetto più importante, la lotta politica per conquistare i lavoratori e i disoccupati a questa rivendicazione fondamentale delle donne è stato uno dei fattori determinanti per lo sviluppo della mobilitazione.
Il vostro congresso potrà fare un bilancio dell’azione passata ed un piano per l’azione futura. Se il movimento operaio e delle donne in Argentina conquisterà il diritto all’aborto, “vincendo” le strade e cacciando il governo Macri, pensiamo e speriamo che produrrà una nuova ondata mondiale del movimento delle donne. Come quando lo svilupparsi del movimento Non Una di Meno “impulsò” un fenomeno internazionale, tra cui una manifestazione di massa a Roma, di 200.000 donne, per difendere i centri anti-violenza contro i tagli del governo italiano, per lottare contro la violenza e i femminicidi. Un movimento che è entrato rapidamente in un reflusso per colpa della direzione piccolo borghese che sostituiva alla lotta di classe, la lotta di genere; non avendo cercato un vincolo con le donne proletarie colpite dall’austerity e la disoccupazione, costrette tra le mura domestiche, strettamente dipendenti da uomini violenti e impossibilitate a emanciparsi.
Come si vede il nostro internazionalismo non esprime semplicemente una solidarietà, ma una battaglia comune per l’organizzazione socialista delle donne lavoratrici. La vostra lotta è la nostra lotta, e la nostra lotta è la vostra.
Per questo ci siamo impegnati insieme nella costruzione del CRQI e per questo vi mandiamo il nostro caloroso saluto per il vostro congresso.
Prospettiva Operaia
Queridas Compañeras del Plenario de Trabajadoras y del Partido Obrero,
Es con alegría y grandes expectativas que seguimos su primer congreso.
Un congreso que se realiza en una fase política muy adecuada. La impresionante movilización de las mujeres para obtener el derecho al aborto, contra la injerencia de uno de los lobbys capitalistas más grandes del mundo, la Iglesia Católica, y el Estado burgués que la utiliza para el control de los sectores más empobrecidos de la sociedad, es un factor clave para el desarrollo de una alternativa obrera y socialista en Argentina.
Al mismo tiempo, la intervención del PO y del PDT: con la inmensa cantidad de cursos sobre la naturaleza de la opresión de las mujeres para armar teóricamente a la vanguardia, la agitación en las universidades y en las tomas de los secundarios y, lo más importante, la lucha política para ganar los trabajadores y los desocupados a esta reivindicación fundamental de las mujeres, fue uno de los factores determinantes para el desarrollo de la movilización.
Su congreso podrá hacer un balance de la acción pasada y un plan para la acción futura. Si el movimiento obrero y las mujeres conquista el derecho al aborto en la Argentina, ganando las calles y echando al gobierno Macri, creemos y esperamos que producirá una nueva ola global del movimiento de las mujeres. Como cuando el desarrollo del movimiento Ni una de menos impulsó un fenómeno internacional, incluido una manifestación masiva en Roma, de 200.000 mujeres, para defender las casas refugio contra los recortes del gobierno italiano, para combatir la violencia y el feminicidio. Un movimiento que rápidamente entró en reflujo por culpa de la dirección pequeño burguesa que reemplazó a la lucha de clases por la lucha de género; sin establecer un vínculo con las mujeres proletarias afectada por el ajuste y la desocupación, forzadas a las tareas del hogar, estrictamente dependientes de hombres violentos.
Como se ve, nuestro internacionalismo no expresa simplemente una solidaridad, sino una lucha común por la organización socialista de la mujer trabajadora. Su lucha es nuestra lucha, y nuestra lucha es la suya.
Es por eso que nos hemos comprometido juntos en la construcción de la CRCI y por eso les enviamos nuestro cálido saludo para su congreso.