I bolscevichi e il debito pubblico

Decreto di soppressione dei prestiti statali adottato nel corso della riunione del Comitato Esecutivo Centrale del 21 gennaio 1918.

1. Tutti i prestiti statali sottoscritti dai governi dei proprietari terrieri e della borghesia russa enumerati in un elenco appositamente pubblicato sono annullati a partire dal 1 dicembre 1917. Le cedole di dicembre su tali finanziamenti non saranno rimborsate.

2. Analogamente, tutte le garanzie concesse dai governi summenzionati su prestiti concessi da varie società e stabilimenti sono annullate.

3. Tutti i prestiti esteri vengono cancellati senza condizioni e senza eccezione alcuna.

4. I debiti a breve termine e le serie relative alla tesoreria di Stato restano in vigore. Gli interessi su queste ultime non saranno pagati, ma le obbligazioni stesse circoleranno nello stesso modo in cui circolano le banconote (trad.: note di credito).

5. Cittadini di mezzi limitati che detengono titoli di debito dello Stato cancellati corrispondente al debito interno, per importi non superiori a 10.000 rubli (valore nominale), riceveranno in cambio i cosiddetti certificati del nuovo prestito dalla Repubblica socialista federativa sovietica russa, per un importo non superiore a 10.000 rubli. Le condizioni di tali prestiti saranno decise in modo specifico.

6. I depositi presso le casse di risparmio statali e gli interessi su tali depositi sono inviolabili. Tutti gli obblighi dei prestiti cancellati appartenenti alle casse di risparmio saranno scambiati con titoli di debito della Repubblica socialista federativa sovietica russa.

7. Le società cooperative, gli enti locali e gli altri istituti di mutuo soccorso e di carattere democratico che detengono titoli di credito annullati saranno considerati sulla base delle regole che saranno approvate dal Consiglio Supremo dell’Economia Nazionale, insieme con i rappresentanti di tali organizzazioni, se è dimostrato che i titoli detenuti da tali organizzazioni sono stati acquisiti prima della pubblicazione del presente decreto.
Nota: Spetta agli organi locali del Consiglio supremo dell’economia nazionale decidere quali istituzioni locali debbano essere considerate di mutua assistenza o di carattere democratico.

8. L’amministrazione generale della liquidazione dei prestiti statali sara’ di responsabilita’ del Consiglio Supremo dell’Economia Nazionale.

9. La liquidazione dei prestiti sarà effettuata dalla Banca dello Stato, che è tenuta a registrare immediatamente tutti i possessori dei titoli dei vari prestiti statali, nonché di altri documenti che producono interessi, sia quelli che sono stati annullati che quelli che non lo sono stati.

10. I Consigli dei Deputati dei Lavoratori, dei Soldati e dei Contadini formeranno, d’intesa con i Consigli Locali dell’Economia Nazionale, le commissioni che determineranno quali cittadini debbano essere considerati “piccoli risparmiatori”.
Queste commissioni hanno il diritto di annullare assolutamente qualsiasi risparmio acquisito al di fuori del lavoro, anche se questi risparmi non superano la somma di 5.000 rubli.

(Firmato) Sverdlov, Presidente del Comitato Esecutivo Centrale.
(Pubblicato nell’edizione n. 20 della Gazzetta ufficiale provvisoria dei lavoratori e dei contadini). 28 gennaio 1918.)
Fonte: Recognition of Russia: Hearings Before the United States Senate Committee on Foreign Relations, Subcommittee on S. Res. 50, Sixty-Eighth Congress, First Session, Parts 1-2, U.S. Government Printing Office, 1924, pp. 206-207.

Tradotto con http://www.DeepL.com/TranslatorPresidium_of_the_9th_Congress_of_the_Russian_Communist_Party_(Bolsheviks)

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