Golpismo in Brasile: sommossa delle Forze Armate per imporre l’immediata prigionia di Lula

Dichiarazione internazionale del Partito Operaio (Argentina) – Partito dei lavoratori (Uruguay) – DIP (Partito rivoluzionario dei lavoratori, Turchia) – EEK (Partito rivoluzionario dei lavoratori – Grecia)

Mercoledì mattina, il generale Vilas Boa, comandante in capo dell’esercito brasiliano, ha ordinato alla Corte Superiore di Giustizia di imprigionare l’ex presidente Lula, con il pretesto di sradicare l’impunità. È il culmine di un’ondata di dichiarazioni di militari in pensione con la stessa richiesta. Ciò avviene mentre l’esercito assume la militarizzazione di Rio de Janeiro. Questa chiara rivendicazione golpista ha avuto luogo di fronte all’evidenza che l’Alta Corte era divisa sul fatto di imprigionare Lula immediatamente o di lasciarlo libero di assistere all’ultimo appello di un processo che lo condanna a 12 anni di carcere. La divisione della Corte, che alla fine ha votato 6 a 5 contro Lula, mette a nudo la crisi politica che ha innescato l’esecuzione della sentenza, che ha l’obiettivo di impedire la concorrenza di Lula alle elezioni presidenziali del prossimo ottobre.

In un paese governato da corrotti, dal presidente Temer e il Congresso fino all’ultimo dei governatori, l’incarcerazione immediata di Lula per impedire la sua candidatura, su richiesta dei militari, costituisce un colpo di stato in piena regola. Le bande fascistizzanti sono scese in piazza con violenza, per sostenere la sommossa militare. La “stretta” golpista alla Corte e l’implicita minaccia di reprimere tutte le proteste popolari contro la reclusione, trasformano il regime politico fraudolento installato in Brasile in un protettorato militare.

Tutto questo rende chiaro che il cosiddetto “golpe parlamentare” o “istituzionale” che si è verificato nel giugno 2016 è stato un colpo di stato militare con la complicità di tutte le istituzioni dello Stato brasiliano e il sostegno della “comunità internazionale”, vale a dire l’imperialismo USA, l’UE e le “democrazie” latinoamericane.

Facciamo appello ad una mobilitazione continentale contro il nuovo colpo di stato in Brasile, a prescindere dal fatto che i governi Lula e il PT sono responsabili della corruzione del ‘petrolao’, del ‘mensalão’ e degli enormi affari di Odebrecht, Andrade Gutierrez, Correia Camargo, Eike Batista e tutta la borghesia brasiliana e internazionale. Il corrotto Temer e il suo partito hanno co-governato con il PT per 13 anni, senza interruzione. Il PT non fece appello alla mobilitazione popolare per sconfiggere la destituzione di Dilma Roussef.

La sommossa militare in Brasile avviene nello stesso momento in cui Trump militarizza il confine con il Messico e prepara un embargo petrolifero contro il Venezuela, al fine di rendere possibile un colpo di stato militare o un intervento straniero. La crisi capitalista mondiale e le guerre economiche e militari, erodono i regimi politici latinoamericani e minacciano seriamente le masse lavoratrici. La politica di Lula, K, Correa e Chávez-Maduro è direttamente responsabile dell’ascesa della destra e del golpismo.

Facciamo appello a combattere il colpo di stato, la destra e l’imperialismo, non in difesa di un ritorno dei regimi padronali “nazionali e popolari”, che sono responsabili di questo declino, ma per sviluppare una soluzione rivoluzionaria dei lavoratori e l’Unità socialista dell’America Latina.

Partito Operaio (Argentina) – Partito dei Lavoratori (Uruguay) – DIP (Partito dei Lavoratori Rivoluzionari, Turchia) – EEK (Partito Rivoluzionario dei Lavoratori – Grecia)41715

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