Insieme a decine di migliaia di attivisti e organizzazioni ci uniamo alla campagna internazionale per chiedere la liberazione della giovane palestinese di 16 anni Ahed Tamimi e tutti i prigionieri politici palestinesi.
Martedì 19 dicembre, le forze di occupazione israeliane hanno arrestato a Nabi Saleh, città della Cisgiordania, la giovane Ahed, sua madre Nariman e sua cugina Nour.
Questi arresti fanno parte di centinaia che si sono intensificati nei territori occupati a seguito della decisione di Donald Trump di spostare l’ambasciata americana a Gerusalemme, e riconoscere questa città, tradizionalmente un simbolo multi-religioso, come patrimonio esclusivo dello Stato d’ Israele.
La decisione dell’imperialismo ha aperto una nuova crisi internazionale. I coloni che occupano l’area situata a 20 km da Ramallah dal 1977, Halamish, stanno estendendo il loro territorio con l’appoggio dell’esercito e ora facendo leva sul sostegno imperialista hanno avanzato nel controllo sulle nuove fonti di approvvigionamento idrico nel territorio della Cisgiordania.
La viralizzazione del video in cui si vede la piccola Ahed Tamimi schiaffeggiare i soldati appostati nel cortile di casa sua, che il giorno prima avevano ferito uno dei suoi cugini sparandogli in faccia, ha inferto un duro colpo all’immagine del potente esercito d’Israele. I Tamimi sono una famiglia di attivisti palestinesi e riferimento della nuova generazione di combattenti che resistono alla politica di occupazione israeliana.
Ahed è il simbolo della resistenza e del coinvolgimento dei giovani palestinesi nella lotta per il riconoscimento nazionale e contro l’occupazione del territorio. Come ogni venerdì gli abitanti del suo villaggio, con i bambini come protagonisti, marciano per protestare l’occupazione protetta dai soldati israeliani. Da queste mobilitazioni è tratta l’immagine di Ahed all’età di 11 anni mentre sfida un soldato armato fino ai denti dopo che stavano arrestando il fratello.
Le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione di Israele, Naftoli Benet, che ha chiesto che le ragazze finiscano i loro giorni in prigione, o del ministro della Difesa Avigdor Lieberman (un uomo che propugna un Israele senza i palestinesi) che ha minacciato: “Tutto ciò che è intorno a lui, non solo la ragazza, ma anche la sua famiglia, non sfuggirà a quello che si meritano”, sono testimonianza dell’aggressività dell’imperialismo e lo Stato di Israele nei confronti del disarmato e affamato popolo palestinese.
Di fronte a questo nuovo attacco sionista contro il popolo palestinese è essenziale unire le forze a livello internazionale per chiedere la liberazione di Ahed e tutti i prigionieri politici.
Condanniamo la persecuzione e gli arresti arbitrari di palestinesi da parte del governo israeliano.
Fuori l’imperialismo dal Medio Oriente!
Fuori Israele da Gerusalemme e dalla Palestina!
Libertà per Ahed Tamimi! Libertà per tutti i prigionieri politici palestinesi!
Partito dei Lavoratori (PT) e Plenario delle donne lavoratrici – Uruguay
Partito Operaio e Plenario delle lavoratrici – Argentina
Partito Operaio Rivoluzionario (POR) – Cile
Partito Rivoluzionario dei Lavoratori (EEK) – Grecia
Partito Rivoluzionario dei Lavoratori (DIP) – Turchia
Socialismo Rivoluzionario – Bolivia
Tribuna Classista – Brasile
MWL (MTL) -Finlandia